STUDIO MEDICO  DEI
SPECIALISTI IN OTORINOLARINGOIATRIA
OTORINOLARINGOIATRA
I Disturbi del Sonno
APNEE NOTTURNE E CPAP
COMPLIANCE AL TRATTAMENTO CON CPAP E PROBLEMATICHE PSICO-COMPORTAMENTALI IN PAZIENTI CON OSAS GRAVE-SEVERA.
DISTURBI NASALI E PROBLEMATICHE  PSICO-COMPORTAMENTALI RILEVATI IN 20 PAZIENTI CON OSAS GRAVE-SEVERA POCO O NON ADERENTI ALLA TERAPIA VENTILATORIA PROPOSTA  ED ANALISI DELLA QUALITA’ DI VITA  DELLE MOGLI 
    
E’ noto come i pazienti che soffrono di apnee ostruttive nel sonno (OSAS) abbiano una cattiva qualità di vita e questo viene percepito anche dai familiari e da coloro che vivono a contatto con il paziente.  Tutti concordano che il trattamento con terapia ventilatoria a pressione positiva continua delle vie aeree per via nasale (CPAP) migliori notevolmente la qualità della vita. Per questo i pazienti che soffrono di OSAS grave o severa dovrebbero effettuare trattamento con CPAP durante il riposo notturno. In alcuni pazienti vengono proposti anche altri trattamenti come ad esempio la dieta o la terapia chirurgica, tuttavia alcuni  non aderiscono  alla terapia poichè il disagio e la patologia non vengono percepiti dagli stessi o dai loro familiari. In molti, infatti, usano la CPAP solo per poche ore o saltuariamente, oppure la rifiutano completamente. Per questi motivi il trattamento dell’OSAS richiede un approccio multidisciplinare ed un gruppo di specialisti e tecnici in grado di consigliare al paziente le corrette scelte terapeutiche e fornire motivazione alla terapia e supporto anche ai familiari. Il percorso diagnostico-terapeutico non è breve e richiede disponibilità di tempo, ore, giorni ed impegna il paziente a visite periodiche. I motivi per cui alcune persone non aderiscono al trattamento con CPAP, che viene ad oggi ritenuto il miglior trattamento esistente, possono essere correlati sia all’uso del ventilatore stesso, all’interfaccia con la maschera oppure sono in relazione a problematiche psico-comportamentali. Per questo si rende necessario richiamare il paziente a controlli periodici per verificare il funzionamento dell’apparecchiatura e la corretta applicazione della mascherina. E’ importante il colloquio con il paziente affinchè questo prenda coscienza della sua patologia, ma è altrettanto importante un colloquio con i familiari e con la moglie che condivide il sonno con il paziente, per valutare le motivazioni al rifiuto della terapia o alla scarsa collaborazione. La CPAP diventa un accessorio che entra a far parte della vita quotidiana e dell’arredamento della camera stessa, come la sveglia e l’abatjour, ma che richiede molte più attenzioni nonché un’accurata igiene. Questo studio si propone di valutare ciò che è stato fino ad ora oggetto di scarsa attenzione, ovvero, le motivazioni di coloro che sono poco o non  aderenti alla terapia ventilatoria proposta e gli effetti sul compagno di letto del paziente con OSAS grave-severa. Abbiamo studiato la qualità della vita (QOL) di pazienti con OSAS e dei loro compagni di letto e gli effetti della terapia con CPAP sulla QOL. Tutti i pazienti che afferiscono al nostro ambulatorio di medicina del sonno  vengono richiamati a distanza di tempo per una verifica di follow-up: normalmente il follow-up viene effettuato dopo circa sei-dodici mesi dalla prescrizione e ogni anno circa i pazienti ripetono la polisonnografia notturna a domicilio con strumento portatile Embletta. Tutti coloro che soffrono della sindrome delle apnee notturne vengono richiamati a visita periodicamente, indipendentemente dalla terapia proposta, per verificarne l’efficacia , la soddisfazione del paziente, oppure valutare alternative terapeutiche qualora quelle adottate avessero fallito l’obbiettivo previsto. Vengono sottoposti a screening psicodiagnostico per la valutazione della idoneità psicologica anche i pazienti che vengono avviati a trattamenti dietetici intensivi (ad esempio diete iperproteiche oppure nutrizione con sondino endogastrico NEC), a tecniche endoscopiche per la cura dell’obesità (posizionamento di palloncino endogastrico BIB da mantenere in situ per circa sei mesi) oppure a procedure di chirurgia bariatrica ( sleev-gastrectomy). I test più usati sono il SCL90-R, il BES (binge eating scale) ed il BIS 11. Dai risultati ottenuti attraverso i test psicometrici e dal confronto degli stessi con i dati emersi dal colloquio clinico, è possibile valutare: la presenza di eventuali psicopatologie, disturbi del comportamento alimentare (esempio: Binge eating disorder), il controllo della sfera impulsiva, la qualità della vita auto-percepita, l’area dell’autostima, l’influenza sull’umore, la preoccupazione per la propria salute, le complicanze legate all’obesità stessa (la sudorazione, la sonnolenza, la difficoltà ad effettuare attività fisica), il grado di somatizzazione, la tendenza ossessivo-complulsiva, lo spettro depressivo-ansioso e la possibile presenza di disturbo fobico. Nei pazienti  nei quali sono state riscontrate problematiche fobiche, quali ad esempio la claustrofobia, si è potuto ragionevolmente prevedere una scarsa aderenza alla terapia con CPAP. Alla visita di controllo i pazienti a cui è stata proposta la terapia ventilatoria portano la CPAP per verificare la manutenzione della stessa e ne viene rilevato il tempo di utilizzo con una memory card di cui è dotato il ventilatore . A tutti è stato affidato un ventilatore Autoset Spirit S8 (Resmed). Abbiamo effettuato un follow up a distanza su tutti i pazienti. Ne abbiamo individuati molti a cui era stata consigliata la terapia ventilatoria, ma alla quale non hanno aderito se non occasionalmente. Le motivazioni sono sostanzialmente di due tipologie. Legate  all’uso del dispositivo o della mascherina troviamo: la scelta sbagliata della misura o del modello della mascherina, le problematiche inerenti alla modalità di utilizzo, la scarsa tolleranza dell’aria che la mascherina emana continuamente e talvolta legata ad un’errata titolazione o a cattivo inserimento delle rampe di flusso,  la secchezza delle mucose nasali, la presenza di dermatiti ed epistassi, irritazioni oculari, disturbi all’orecchio con senso di occlusione, tracce di sangue nel muco nasale, gonfiori allo stomaco, dolori al torace, bocca secca, difficoltà ad addormentarsi, fastidio costituito dal flusso d’aria e diretto agli occhi del paziente. Legate invece alla sfera psicologica, troviamo: senso di claustrofobia, soffocamento e panico (motivo per cui si consiglia ai pazienti che presentano queste problematiche di eseguire esercizi di rilassamento ad hoc), l’irritazione dovuta al rumore prodotto dalla  CPAP machine e riferito in particolar modo dalle mogli, il flusso d’aria che spesso arriva alla faccia della compagna, e problematiche psico-compostamentali che, nel nostro studio, venivano analizzate e trattate dalla psicologa che fa parte del gruppo di lavoro.  In qualche caso il paziente può considerare la mascherina come un fattore limitante nella sfera sessuale. Sono stati selezionati 20  pazienti, peraltro tutti maschi (di questi 12 accompagnati dalla moglie ) giunti alla nostra osservazione per OSA. Essi hanno effettuato la polisonnografia e successivamente sono stati sottoposti a visita orl, collaudo della  CPAP e valutazione psicologica del paziente stesso e della moglie. I pazienti e i compagni di letto hanno compilato l’Epworth Sleepiness Scale (ESS) e i questionari sulla QOL prima e dopo che fosse instaurata la terapia. Gli stessi pazienti con OSAS sono stati sottoposti a questionari per la valutazione della QOL, ESS, ecc.. Abbiamo chiesto ai pazienti di farsi accompagnare, qualora fosse stato possibile, dal coniuge, al quale abbiamo proposto analogo questionario.  Solo 12 dei pazienti si sono presentati accompagnati dalla moglie, che ha effettuato un colloquio separatamente dal marito.   Nella nostra attività quotidiana abbiamo potuto verificare come le OSA influenzano la QOL dei pazienti e dei loro compagni di letto. Il trattamento con CPAP migliora sempre la QOL. Il follow-up a distanza è sempre necessario perchè consente di valutare l’adesione del paziente alla terapia ventilatoria e verificare l’efficacia della stessa; in coloro che usano la CPAP per poco tempo o saltuariamente dobbiamo quindi considerare le cause che possono essere in relazione all’uso del ventilatore stesso e le problematiche psico-comportamentali. E’ sempre  necessario valutare anche la qualita’ della vita dei compagni di letto. L’atteggiamento della moglie è spesso determinante ai fini dell’adesione del paziente alla terapia. Per questo motivo la presenza dello psicologo è necessaria in un gruppo di lavoro che abbia a cuore la salute e il benessere del paziente e della sua famiglia.     Parole chiave: terapia con pressione positiva continua delle vie aeree; Epworth Sleepiness Scale; apnee ostruttive del sonno; qualità della vita; sindromi delle apnee del sonno Abbreviazioni: CPAP = pressione positiva continua delle vie aeree; ESS = Epworth Sleepiness Scale; OSA = apnee ostruttive del sonno; QOL = qualità della vita.            
DOWNLOAD LE APNEE OSTRUTTIVE NEL SONNO DEI BAMBINI

Diagnosi e Terapia del Russamento e delle Apnee Notturne

forher_5_19c763eb-618e-4f84-8893-c9dedd9e6cf6_largeresmed-swift-fx-nano-for-her-nasal-mask-500x500resmed_s9_autosetpkg-33112-2leitor-cart_o-resscan-resmed-01_222903-1-2

Video fibroendoscopia diagnotica nella sindrome delle apnee ostruttive nel sonno

Ritorna a SONNO
STUDIO MEDICO SPECIALISTICO DOTT. PAOLO DEI
Via della Costituzione 10/12 - 53036 Poggibonsi (Si) Tel./Fax 0577 982004  Cell. 329 3887979