È una malattia abbastanza frequente caratterizzata dalla formazione di calcoli all'interno delle ghiandole salivari, come più spesso avviene, dentro i dotti escretori.
Nella maggior parte dei casi i calcoli sono costituiti da sali di calcio. È da considerare una malattia cronica che è abbastanza frequente e interessa in modo tipico sia la ghiandola salivare sottomandibolare e il dotto di Wharton sia la ghiandola parotide e il dotto di Stenone.
Le cause possono essere ricercate in una cattiva igiene orale, a fenomeni infiammatori o a cause metaboliche. Il calcolo salivare è di solito unico e piccolo e le sue dimensioni variano da un chicco di riso a una lenticchia.
Si manifesta spesso in forma acuta con fenomeni di ostruzione al transito della saliva con dolore acuto che aumenta durante la masticazione dei cibi, anche quando appena il paziente vedi i cibi stessi e inizia la salivazione (colica salivare!). Il dolore è accompagnato alla tumefazione con aumento di volume della ghiandola interessata.
Il calcolo talvolta può essere espulso spontaneamente o con la spremitura; in altri casi è necessario intervenire con specilli tentando di disostruire il dotto o chirurgicamente aprendo il dotto salivare.Il ristagno protratto della saliva porta a una infiammazione che può cronicizzarsi per cui può essere necessario asportare l'intera ghiandola.